La malta e la progettazione delle betoniere

23/06/2021

La malta è un materiale proveniente da un agglomerato di vari elementi, nonché il risultato dell’impasto stesso della betoniera. Andiamo a scoprire le sue caratteristiche e l'importanza dello strumento che la lavora, ovvero la betoniera.

progettazione pale betoniera omaer

Caratteristiche della malta

Come da definizione che è possibile trovare in qualsiasi vocabolario o rivista, sia sul web che offline, la malta è un conglomerato costituito da un legante, inerti fini e acqua (più eventuali additivi se necessari). Il suo utilizzo è vario. Viene adoperato ad esempio nella costruzione di murature, per la realizzazione di sottofondi (o massetti), per la copertura delle tubazioni degli impianti, oppure per la realizzazione dell’intonaco.

Come si è visto, una delle caratteristiche più importanti della malta è la capacità di isolare e proteggere materiali o superfici. Questo era ben noto sia dai tempi dei Romani, che infatti sfruttarono questo materiale per impermeabilizzare sia i condotti delle acque che le cisterne o gli acquedotti. 

Composizione tecnica della malta

Tornando alla composizione della malta, abbiamo detto che questo materiale è un conglomerato costituito da 3 elementi principali:

- legante;
- inerti fini;
- acqua.

utilizzo malta

Andiamo a vederli nel dettaglio. Il legante è un elemento che, impastato con altri materiali, dà origine ad una massa plastica che col tempo, in base agli elementi a cui viene unito, si irrigidisce. Esistono ovviamente vari tipi di legante, ma quello più conosciuto e spesso frainteso è il cemento. Sì perché il cemento non è il prodotto finale che risulta dall’impasto avvenuto all’interno della betoniera, ma si tratta di un elemento che contribuisce, assieme ad altri, alla composizione finale della malta. Oltre al cemento, altri leganti possono essere ad esempio la calce o il gesso.

Altri componenti della malta sono gli inerti fini. Il più comune è la sabbia, e deve essere utilizzata, come per tutti gli altri inerti, in maniera attenta e nelle giuste proporzioni per avere poi un corretto processo di presa e indurimento della stessa. La tipologia di inerte utilizzato è anche quello che fa la differenza fra la malta e il calcestruzzo. Questi sono due conglomerati molto simili fra loro, ma che si distinguono per l’utilizzo nel primo caso di inerti fini (come abbiamo visto la sabbia), nel secondo caso con l’aggiunta di inerti anche grossolani (quali le ghiaie).

Infine l’acqua. L’acqua è come sempre un elemento fondamentale negli impasti, e può modificare le caratteristiche dello stesso. Ovviamente non deve contenere sostanze nocive, deve essere dolce e alla giusta temperatura rispetto al risultato che si vuole ottenere. Infatti viene utilizzata a temperatura più alta quando si vuole accelerare il processo di presa, viceversa quando lo si vuole rallentare. Attenzione alla quantità, poiché troppa presenza di acqua può compromettere le proprietà del risultato finale dell’impasto, ovvero della malta.

Progettazione di una betoniera (o mescolatrice)

Abbiamo visto come la malta in sé è composta da materiali ed elementi diversi, che possono comprometterne in risultato finale se utilizzati nelle quantità sbagliate. Allo stesso modo è fondamentale lo strumento che si adopera per impastare il tutto, al fine di ottenere un composto che rispecchi le nostre attese, sia dal punto di vista tecnico che meccanico. In questo senso lo strumento che determina la qualità della malta è la betoniera.

Abbiamo già detto in un nostro articolo sulle mescolatrici in edilizia, come la posizione delle pale interne nel corso del tempo abbia migliorato l’impasto del premiscelato e ridotto i consumi energetici. Tutto questo vale anche per le betoniere. 

vasca omaer

Progettazione betoniere e mescolatrici in Omaer

La nostra azienda ha veramente cercato da sempre di aggiornare ogni dettaglio nel corso del tempo, per offrire all’operatore finale un prodotto che sia efficiente, duraturo e di qualità. Tutto questo passa dalla progettazione delle macchine, e da accorgimenti continui.

L’azione di miscelare fra loro le varie componenti che formano la malta è una delle più importanti, e noi di Omaer abbiamo studiato nei dettagli questo processo, che nelle nostre linee di betoniere è ottimizzato in base a 3 caratteristiche:

- posizione delle pale;
- controfondo;
- stampaggio vasca.

I primi due accorgimenti fanno sì che il procedimento all’interno della vasca (o bicchiere) sia stabile e continuo. In particolare il controfondo della vasca della betoniera fatto a “cupola”, e non completamente piatto, permette al composto di non rimanere sul fondo dello stesso, ma di scivolare e tornare nel ciclo dell’impasto.

La vera rivoluzione rispetto alle betoniere più datate riguarda lo stampaggio. Questo innovativo sistema prevede lo stampaggio dell’intera vasca in 2 pezzi, anziché in tre pezzi come veniva solitamente fatto in precedenza. La vasca prodotta tramite questa tipologia di stampaggio ha una forma più “bombata”, a differenza delle vasche stampate in tre pezzi più allungate. La quantità di materiale all’interno per ciclo di lavorazione rimane lo stesso, ma benefici importanti sono nella qualità di impasto, poiché questa forma permette alle pale di amalgamare il composto in modo più omogeneo e compatto.

 

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